Partito dalla sua casa di Mendoza in bicicletta, dopo 180 km l’argentino è arrivato alla base dell’Aconcagua. Ha raggiunto la vetta, è sceso, ed è tornato a casa con la sua bicicletta. Il tutto in 54 ore
L’argentino Martín Erroz , alpinista e geologo di 47 anni, di recente è riuscito a raggiungere la vetta dell’Aconcagua (6.961 m). Niente di speciale se non fosse che, Martín è partito in bicicletta da casa sua, ha percorso 180 chilometri fino a Horcones, ha scalato la montagna in autonomia con uno zaino di 25 chili, ha raggiunto la vetta, è sceso e, sempre in bicicletta, ha percorso altri 180 chilometri per tornare a casa. Il tutto in 54 ore.
“Mi sembra di essere uscito a comprare il pane e di essere tornato 54 ore dopo”, racconta lo scalatore a Cecilia Corradetti di Infobae. È stata un’avventura incredibile, un’esperienza che resterà con me per sempre”.
Martín è un alpinista esperto che ha già scalato l’Aconcagua in altre venti occasioni. Negli anni 90, all’età di 19 anni, lui e suo fratello Matías (16 anni) stabilirono un record, diventando i più giovani a scalare l’Aconcagua, la vetta più alta del continente americano. Il nome di Matías Erroz è anche legato ad un salvataggio: fu lui che, insieme ad uno dei fratelli Benegas, salvò la vita agli spagnoli Carlos Pauner, Isabel García e Roberto Rodrigo nel 2011, colpiti da mal di montagna durante la discesa dal Lhotse dopo aver raggiunto la vetta senza ossigeno supplementare.